Intervista Vanity Fair /6 Leonardi.vanityfair

Come la scienza può andare avanti con un credo forte?

«I veri scienziati sono coloro che non si riducono all’angolo del proprio mondo ma sono coloro che, aperti alla verità anche in senso spirituale, comprendono che la grandezza del mondo non può contenere ed esaurire l’immensità e la profondità della verità. Il fisico Enrico Medi ha detto una cosa che condivido e cito “la scienza è un grande dono di Dio perché impedisce alla vanità della fantasia umana di creare ciò che non esiste e ciò che è falso, perché il contatto con le cose vere ci riporta all’umiltà dell’obbedienza, all’insegnamento della natura. E qui la scienza è grande, perché a colui che volesse fare giochi fantastici, non gli viene certo incontro la vera scienza, ma la scienza che vuol fare filosofia, vuol fare teologia, mascherandola di altre parole dette scientifiche”. La vera scienza, dunque, non può negare l’esistenza di Dio, anzi la può e la deve presupporre. La scienza, infatti, non ha mai dimostrato che Dio non esiste, come ha ben precisato il matematico israeliano Amir Aczel, e, del resto, non potrebbe mai farlo per almeno due ragioni: in primo luogo, perché non si può dimostrare l’inesistenza di qualcosa che per l’appunto non esiste; in secondo luogo, perché il fine della scienza non è questo, ma il suo scopo è quello di condurre l’uomo alla conoscenza e alla comprensione della realtà fisica che lo circonda».